VISA SPA si tinge di rosa ed è sponsor del Giro d’Italia
Una sponsorizzazione altrettanto entusiasmante per fornire l’energia necessaria durante tutte 21 tappe che caratterizzano la 104 edizione.
Per questo evento, Visa SpA si avvale della partnership con Bimotor SpA nella fornitura dei motori, storica azienda con oltre 30 anni di esperienza, un partner affidabile con il quale collabora da molto tempo. Le macchine impiegate sono due, entrambe da 100.0 kVA (modello F103 GX VM) predisposte per lavorare in parallelo tra loro, progettate appositamente per l’occasione: generatori che rispettano l’ambiente, allestiti con motori emissionati secondo le rigorose normative in vigore, con cofanature speciali a bassissima rumorosità che si integrano perfettamente nel territorio e nella kermesse di un evento sempre memorabile. Grazie alle loro caratteristiche sono in grado di fornire la massima performance e affidabilità, supportate da un team tecnico dedicato presente per tutto il periodo pronto ad intervenire in caso di qualsiasi necessità.
Le strutture che andranno ad alimentare durante la manifestazione saranno molteplici: dall’arco dell’arrivo nella Finish Line, all’alimentazione del tabellone, dei led e delle luci, inclusi gli orologi segnatempo. Sono servite anche le aree specifiche dedicate alle sale stampa e al podio delle premiazioni, inclusi tutti quegli eventi che richiedono un supporto energetico di alto livello.
I generatori Visa sono prodotti interamente in Italia e rappresentano un esempio di tecnologia e tradizione “Made in Italy” che si sposano con la filosofia alla base di questo evento internazionale.
Il Giro d’Italia non è semplicemente una straordinaria manifestazione sportiva ma diventa l’opportunità di presentare la grande bellezza del nostro paese, una terra con un patrimonio artistico, storico e naturale da esportare in tutto il mondo, una ricchezza che Visa stessa da sempre protegge e valorizza attraverso prodotti progettati con un’attenzione particolare all’innovazione e alla salvaguarda ambientale.
